Da tempo pensavo di fare un’esperienza in una missione da qualche parte nel mondo, ero incuriosita da queste numerose associazioni di cui sentiamo sempre parlare ma come fare?
Non ho nessuna preparazione specifica né in campo medico né infermieristico, nella vita mi occupo di tutt’altro, ho solo un grande spirito di adattamento e tanta volontà. Sarebbe bastato?
Ero venuta a conoscenza dell’Associazione Solidarietà Missionaria della Parrocchia S. Lorenzo solo da un anno, avevo aderito al progetto BORSA DI STUDIO in Costa d’Avorio ed ho pensato di rivolgermi a loro che hanno subito accettato con entusiasmo la mia richiesta.
Ho conosciuto una persona dell’Associazione che mi ha spiegato un po’ di cose, ho chiesto a Don Poggiali se sarebbe stato disposto ad ospitarmi e così sono partita.
Sarei stata ospite di Don Poggiali alla missione di Bonoua e il mio compito sarebbe stato quello di andare e vedere come funziona il tutto…niente di più! Appena arrivata, Don Poggiali era all’aereoporto ad aspettarmi e da lì è iniziata la mia meravigliosa avventura.
La situazione che mi si è presentata è davvero come quella che i media ci raccontano ogni giorno…sono popoli che sono ancora indietro “anni luce” rispetto a noi, la maggior parte di loro sono analfabeti, in molti villaggi non hanno elettricità, le loro condizioni igieniche sono spaventose, tanti non hanno mai visto un medico se non una sorta di stregone che li cura con erbe o riti strani.
Non è facile entrare in sintonia con loro anche perché le nostre culture sono nettamente diverse e ottenere la loro fiducia non è cosa semplice, ma Don Poggiali grazie alla sua costanza è riuscito ad ottenere la loro stima e il loro rispetto.
Quasi tutti i giorni alla missione c’erano persone ad aspettare di iscrivere i loro figli nella lista d’attesa della scuola che, grazie agli aiuti provenienti dall’Italia, avrebbero potuto frequentare; nei villaggi il progetto Ippocrate inizia a prendere forma per dare un primo aiuto sanitario ed insegnare agli ivoriani un minimo di igiene sanitaria.
Nei villaggi le persone ti accolgono con enorme cordialità, come tu fossi chissà chi e invece io ero lì solo per curiosare, niente di più.
Mi hanno accolto nelle loro case, mi hanno offerto il loro cibo, mi hanno fatto entrare nelle loro vite e questo perché hanno una profonda fiducia in Don Poggiali e nella Mission Cahtolique di Bonoua.
Ammiro la sua tenacia e quella dei suoi collaboratori; sono anni che lavorano per questi progetti e le difficoltà incontrate nel corso del tempo non sono state da poco, ma loro credono fermamente in ciò che fanno e vedere le scuole piene di bambini, riuscire a dare loro un’istruzione per farli camminare da soli nella vita è una grande soddisfazione. Io ho solo osservato, volevo poter fare molto di più ma alla fine di quest’esperienza sono loro che hanno fatto tanto per me.
Mi hanno fatto apprezzare la semplicità della vita, mi hanno fatto valutare tante cose che nella quotidianità spesso vengono perse. Porterò sempre nel mio cuore questa meravigliosa esperienza e l’unica cosa che posso fare è quella di far conoscere a quante più persone possibile questa associazione, un nostro piccolo aiuto è per loro un grande sostegno e chiaramente non mancherò di tornarci quanto prima.
Grazie ancora alla Associazione Solidarietà Missionaria che mi ha dato questa opportunità e soprattutto a Don Poggiali che mi ha praticamente adottata per tre settimane.
Con affetto Serena
03/04/2008